Il sito è dedicato ai Fondatori dell'istituto religioso delle Piccole Ancelle di Cristo Re, il frate minore padre Sosio Del Prete (1885-1952) e suor Antonietta Giugliano (1909-1960), che spesero la loro vita al servizio dei poveri. La loro vita e la fama di santità, che li accompagna, dimostrano che essi hanno vissuto pienamente la chiamata alla santità. La loro quotidianità, fatta di laboriosa fatica, di doloroso sacrificio, di incessante preghiera, è stata improntata alla carità verso Dio e verso il prossimo, sorretta dalla fede, alimentata dalla speranza. Essi, con coraggiosa, indomita e intelligente obbedienza, hanno vissuto nella fedeltà alla Chiesa, ai suoi pastori, rispettando i propri superiori gerarchici.

L'esempio dei fondatori, la totale dedizione a Dio e ai più poveri tra i poveri, la sofferenza accolta e vissuta nella piena fedeltà a Dio e alla Chiesa, l'indomita passione per l'uomo e per la difesa della sua dignità, l'eredità del loro carisma non possono restare più a lungo nascosti. Il loro esempio appare particolarmente importante in questa nostra epoca che non rispetta la debolezza, che abusa dell'infanzia, che infanga la vecchiaia perché non produttive. La vita dei Fondatori, spesa interamente per i poveri, è significativa di un'opzione evangelica forte. Nella odierna realtà, dilaniata dal profitto senza scrupoli, la generosa, indomita, sconvolgente dedizione dei Fondatori delle Piccole Ancelle di Cristo Re ai poveri costituisce un insegnamento di grande attualità, un monito a ritornare alle radici della fede cristiana.

La loro religiosità è testimonianza non gridata, ma concreta e sicura, di una vita che può farsi dono, di un'esistenza, nella quale si percepisce il soffio incessante dello Spirito.

Il seme da loro gettato è ancora fecondo.

Con un'attesa carica di fiducia e di speranza nell'esito delle Cause di beatificazione e canonizzazione dei loro Fondatori, le Piccole Ancelle di Cristo Re elevano al Signore, Re del Cielo e della Terra, un inno di gioia per averle chiamate ad esprimere un servizio d'amore nel mondo; avvertono una figliolanza devota verso la Vergine Immacolata, Liberatrice dei Flagelli e Maria Regina. Ringraziano per le vocazioni che a loro pervengono anche attraverso i paesi delle missioni e, soprattutto, chiedono perdono al Signore per le inevitabili inadempienze legate ai loro limiti umani.

La loro fede diventa perenne atto di ringraziamento e riconoscenza a Cristo Re, Centro dell'Universo e Signore della vita.